IL CRISTO È NATO
 

Archimandrita Justin Popovic

 

 

 

 In verità Dio è nato sulla terra come uomo. Perché? “Perché noi vivessimo per mezzo suo” (1 Giov. 4, 9). Infatti senza l’Uomo-Dio Gesù Cristo la vita dell’uomo è un assurdo degno del suicidio. Giacché la morte è il suo cuore ed essa, non c’è dubbio, è il più grande e più spaventoso assurdo tra i tanti che ci sono nella vita dell’uomo. Dare un senso alla morte significa dare un senso alla vita in tutta la sua profondità, altezza, infinità. Ma ciò è fatto solo da Dio, il quale ama tutti gli uomini e per l’infinito amore si fa uomo e rimane per l’eternità nel mondo umano come Uomo-Dio. La vita umana assume il suo eterno significato solo come vita in Dio. Altrimenti essa è il più offensivo assurdo ed il dono più pazzesco che si possa concepire. Questa vita, o uomo, solo come vita in Dio, assume il suo unico significato ragionevole e logico. Ed il tuo pensiero, fratello mio, assume il suo significato divino ed immortale solo in quanto pensiero di Dio. E così i tuoi sentimenti, solo in quanto rivolti a Dio, hanno un significato divino, immortale. Altrimenti i tuoi sentimenti sono il tuo più grande tormento, che continuamente ti crocifigge sulla più assurda croce, dietro la quale non c’è alcuna risurrezione. E la coscienza? Anch’essa in quanto solo coscienza di Dio ha il suo significato divino ed eterno. Altrimenti essa pure è un assurdo ferocemente pericoloso. E la mia morte, la tua morte, in genere quella di tutti gli uomini, non è il più crudele tormento per l’essere umano in tutto l’universo? Certamente, lo è per ogni uomo. Ma anch’essa solo in quanto morte in Dio, come morte umano-divina, assume il Suo eterno significato grazie alla Risurrezione dell’Uomo-Dio Gesù Cristo, poiché solo grazie a Lui, si realizza la vittoria sulla morte e quest’ultima assume un significato nel mondo umano. Così tutto ciò che è umano, tutto l’uomo solo come Uomo- Dio, frutto della Grazia, nel Corpo dell’Uomo-Dio, che ci divinizza ed è fonte di tutta la vita, cioè nella Chiesa, assume il suo significato eterno, umano-divino.

Con l’Incarnazione Dio nel modo più manifesto è entrato nel centro della vita umana, è entrato nel cuore, nel centro di tutto. Respinto a causa del volontario peccato dell’uomo dal mondo, dal corpo, dall’anima dell’uomo, Dio, incarnandosi, ritorna nel mondo, nel corpo, nell’anima, diventa completamente uomo e, come tale, opera a favore dell’uomo, si stabilisce nel mondo, e come creatura provvede alla creatura, la santifica, la salva, la trasfigura, la rende umano-divina. L’incarnazione di Dio è il più grande rivolgimento nella vita della terra e di tutto l’universo, poiché per causa sua si è compiuto il miracolo dei miracoli. Se fino a quel momento la creazione del mondo dal nulla era stato il più grande miracolo, non c’è dubbio che l’Incarnazione di Dio l’ha superata per il suo carattere miracoloso. Mentre nella creazione le parole divine si sono trasformate nella realtà, nell’Incarnazione lo stesso Dio si è rivestito di un corpo, di una materia. Perciò l’Incarnazione è l’avvenimento decisivo nella storia di tutto l’universo, per ogni persona, per ogni essere, per ogni creatura.

Vivi anche tu nell’Incarnazione, nell’Uomo-Dio e guarirai da tutti i generi di morte, da tutti i peccati, da tutte le passioni, da tutte le opere del demonio. Diventi la tua vita una vita in Dio. In ciò consiste tutto il tuo mistero umano-divino, fratello mio! Dio scende in un corpo che diventa il corpo di Dio. Ma egli diventa anche il tuo corpo, appena tu diventi membro della Chiesa, cioè del Corpo umano-divino del Cristo. E come si vive nella Chiesa del Cristo? Si vive nei Sacramenti, nelle virtù. Perciò è prescritto il digiuno prima di Natale. Il digiuno è come una virtù di primo ordine, e va sempre accompagnato dalla preghiera. Queste due fondamentali virtù conducono l’uomo al Cristo e con sapienza divina gli insegnano come vivere per mezzo suo ed in lui. E che fare del corpo datoci da Dio? Purificarlo, liberarlo da ogni impurità, dalle passioni, da ogni male, dal demonio. Purificarlo da ogni peccato, perché in ogni peccato si nasconde il demonio, poiché in esso opera il demonio nonostante tu abbia la libera volontà. Nel grande peccato c’è grande demonio, nel piccolo uno piccolo. Ma a te, a me e ad ogni uomo sono concessi tutti i mezzi per vincere tutti i demoni, tutte le passioni, tutti i peccati, e la morte che è in noi e nel mondo. In primo luogo, quindi, la preghiera ed il digiuno, poiché la Verità, cioè il Cristo, ha detto: “Questo genere si caccia solo con la preghiera ed il digiuno” (Matteo 17, 21): il genere di tutti i peccati, di tutte le passioni, di tutti i demoni.

Il Natale è davanti a te, davanti a me, davanti a noi tutti, fratelli e sorelle. Dio nasce come uomo, “perché noi si viva per mezzo suo”, affinché in tal modo egli riempia di sé la nostra anima ed il nostro corpo. Raggiungeremo questo obiettivo nel modo più sicuro con il digiuno e con la preghiera. Essi ci purificano, perché in noi si stabilisce gioiosamente il Bambino divino e riempia di sé la nostra natura. Giacché a questo fine, fratello mio, furono creati il tuo corpo e la tua anima. A ciò ci sono stati dati come guide l’umile preghiera e l’umile digiuno assieme alle altre virtù evangeliche. Che esse volino attorno a noi e davanti a noi annunciando a tutti gli uomini ed a tutto l’universo la salutare e lieta notizia: “Il Cristo è nato”.

 

 

Trad. A. S.

 

 

 

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