IL CRISTO È RISORTO!
Arch. Justin Popovic
In verità è risorto! E ci ha portato tutte le eterne verità. Verità sull’uomo, su Dio, sul mondo, sulla vita, sull’amore, sulla giustizia, sul peccato, sulla morte, sul paradiso, sull’inferno, sulla vittoria contro la morte, contro il peccato, contro il demonio. Egli ci ha rivelato verità eterne sul tempo, sull’eternità, sul Salvatore, sulla salvezza, in generale su tutto ciò che è necessario all’essere umano per la vita eterna nei mondi di Dio visibili ed invisibili.
Ma tutte queste verità si uniscono in una Verità complessiva, la Resurrezione del Signore Gesù Cristo, poiché essa è la vittoria sul peccato, sulla morte e sul demonio ed in tal modo l’assicurazione all’uomo della vita eterna. Così la Resurrezione del Signore comprende in sé in realtà l’intera salvezza e tutta intera la vita di ogni Cristiano. Ed essa è Resurrezione in quanto è nello stesso tempo vittoria sulla morte, sul peccato e sul demonio. Da essa sola è compiuto tutto e tutto è mostrato e tutto è dato. In essa è tutto l’Evangelo. La Resurrezione significa la salvezza; l’Evangelo della Resurrezione è l’Evangelo della Salvezza. È questa la ragione per cui l’Apostolo Paolo, da Dio ispirato, riduce tutto l’Evangelo alla Resurrezione e tutta l’opera divino-umana della salvezza all’avvenimento concreto della Resurrezione. Si capisce, la Resurrezione naturalmente è preceduta dalla Croce, dalla crocifissione, dall’agonia e dalla morte. È questo ciò che il santo Apostolo accetta come Evangelo e trasmette come tale. Forse che in questo Evangelo non tutto proviene dal Dio-Uomo per l’uomo? Ma non deriva dall’uomo. Perciò in esso nulla deve essere mutato, né aggiunto. Infatti tutto ciò che era necessario che vi entrasse, vi entrò: tutto il Dio-Uomo e tutte le sue indicibili perfezioni.
Tutto l’Evangelo è presente nella Resurrezione del Cristo, nel Dio-Uomo risorto. Poiché essa è una realtà, ne consegue che la salvezza è assicurata a tutti gli uomini, ad ogni uomo in particolare, la salvezza dal peccato, dalla morte e dal demonio. Questa realtà è testimoniata, veduta, toccata, constatata? Sì, poiché nella storia del genere umano nulla è così seriamente constatato come la Resurrezione del Dio-Uomo Gesù Cristo e nulla è con tanta evidenza dimostrato, e testimoniato con tanta autorità. È una realtà che si trasmette ininterrottamente da generazione in generazione, da un secolo all’altro come una vita vivente e come una potenza che è fonte di vita, che si versa dall’Uomo-Dio risorto ed attraverso i Santi Apostoli ed i Santi Padri si riversa ampiamente e profondamente su tutti i Cristiani da un secolo all’altro, da una generazione all’altra sino al giudizio finale. Questa realtà è una vita ininterrotta, la vita stessa di tutti i Cristiani, a cominciare dai Santi Apostoli sino a noi e da noi sino a quelli che vivranno per ultimi nel giorno della comune resurrezione dei morti. È una realtà che incessantemente è vissuta dai Cristiani come sostanza e contenuto della loro vita e del loro essere. Giacché tutto ciò che è Cristiano si fonda sul Dio-Uomo risorto. Il Cristiano infatti rivolge le preghiere al Risorto e perciò eterno Dio-Uomo; la sua fede è tale nel Cristo risorto; la sua speranza è nel Cristo risorto e perciò nel Dio-Uomo eternamente vivo; il suo amore, il suo digiuno, la sua mitezza e umiltà e tutte le altre sue virtù provengono dal Dio-Uomo risorto. E tutti i sacramenti, tutte le grazie divine e tutta la vita in questo e nell’altro mondo, tutto deriva dal Dio-Uomo risorto ed eternamente vivo, a causa sua e per opera sua.
Infatti, se egli non fosse risorto, l’Evangelo sarebbe lettera morta, una lettera sulla carta. Se egli non fosse risorto, non ci sarebbe il Cristianesimo; al posto suo ci sarebbe una dottrina filosofica, simile a quella di Socrate, Platone, Kant e Bergson. Solo Egli, eternamente vivo, poiché è il Signore Gesù Cristo risorto, dà le forze ed il Cristianesimo è vita, vita e fede, vita ed amore, vita e preghiera, vita ed immortalità, vita e vita eterna. Egli solo, eternamente vivo, ispira i martiri al martirio per lui, gli asceti all’ascesi, gli apostoli all’apostolato, i confessori alla confessione, i folli in Cristo alla loro follia, i misericordiosi alla misericordia, i digiunatori al digiuno, i continenti alla continenza, coloro che amano all’amore; tutti i Cristiani di tutti i tempi alle varie forme di ascesi, in cui consiste la vita secondo il suo Evangelo della salvezza. Queste e così grandi realtà, queste e così grandi vite, queste e così grandi testimoni dimostrano che in verità nulla e nessuno nella storia del mondo è tanto universalmente ed in modo convincente testimoniato come il Dio-Uomo risorto, il Signore Gesù Cristo e la sua Resurrezione. Questa testimonianza comincia con i primi santi amati dalla Grazia: i Santi Apostoli. Essi sono i testimoni oculari, coloro che sono vissuti assieme al Dio-Uomo risorto e con lui hanno parlato. E tutto ciò che essi sono e le loro opere non sono altro che testimonianze del Dio-Uomo risorto. Il loro apostolato non è altro che un’incessante testimonianza del Dio-Uomo risorto. Da tutta la loro opera sgorga e risplende questa forza, che abbraccia tutta la vita, immortale, vittoriosa su tutto, del risorto ed eternamente vivo Dio-Uomo, il Signore Gesù. Solo la continua comunione con il Signore risorto dava quelle forze divine miracolose ai semplici pescatori della Galilea, ed essi hanno conquistato il mondo con l’amore e la fede, senza la spada e la lancia, ma versando il loro sangue per il risorto Dio-Uomo, per la visione di Lui, per la fede in Lui e per l’amore nei suoi confronti.
Perciò con tutta l’anima, con tutto il nostro essere gridiamo pienamente gioiosi a tutti gli esseri in tutti i mondi:
IL CRISTO È RISORTO – IN VERITÀ È RISORTO!
Trad. A. S.
in “Messaggero Ortodosso”, Roma, aprile-maggio 1986, nn. 4-5, 1-4.